1 maggio - Festa dei lavoratori

Pubblicato il 30 aprile 2023 • Cultura

La data del primo maggio non viene scelta in modo casuale, nasce per ricordare l’impegno dei movimenti sindacali nel raggiungere diritti sociali ed economici ottenuti dopo lunghe battaglie.
La celebrazione del primo maggio ha in realtà una lunga storia, nasce in Francia nel 1889, dopo che fu proclamata una grande manifestazione per ridurre la giornata lavorativa a otto ore. Uno slogan questo, condiviso in tutto il mondo, per rivendicare il giorno in cui i lavoratori potessero incontrarsi per affermare i propri diritti.
Una data simbolica per ricordare quanto avvenuto tre anni prima, dove negli Stati Uniti, esattamente a Chicago, durante una protesta per ridurre la giornata lavorativa, ci furono gravi incidenti, culminata con il massacro di piazza Haymarket.
Quella manifestazione divenne il simbolo delle rivendicazioni operaie in tutto il continente, infatti questo giorno viene festeggiato in quasi tutti i paesi del nostro globo.

Se oggi abbiamo la possibiltà di fare ritorno dalle nostre famiglie, dai nostri amici e avere tempo da dedicare ai nostri interessi, dopo otto ore di lavoro anzichè 12/15 e nei fine settimana rimaniamo insieme a loro invece di lavorare, il merito va ricercato negli sforzi e nei sacrifici fatti dalle generazioni di lavoratori precedenti, così come il diritto allo studio, dove in passato molti giovani si recavano al lavoro appena possibile.
Ai giorni nostri il lavoro cambia progressivamente con il cambiare della società e dei suoi valori. La globalizzazione ha portato le imprese ad una richiesta sempre maggiore di lavoro flessibile, che in buona sostanza facilita la possibilità di assumere e licenziare ed è un fenomeno globale che non esclude nessun paese. Molte aziende hanno deciso di produrre all’estero per i costi della manodopera molto più bassi, nessun vincolo ambientale e per assenza di attività sindacali.
Così come succede per la digitalizzazione, anche la transizione ecologica ci porterà a fare delle valutazioni, ci saranno nuove possibilità e occasioni per nuove tipologie di lavoro ma anche quella di riprendere alcune mansioni che troppo presto avevamo deciso di mettere da parte, basta pensare al settore agricolo, dove sono sempre più i giovani proiettati in questo campo.
Una grande sensibilità deve essere dedicata a chi purtroppo un lavoro non ce l’ha o rischia di perderlo e prestare sempre maggiore attenzione ad una grave piaga sociale che afflige i giorni nostri, le cosiddette “morti bianche”. Ad ognuno di noi capita di leggere quotidianamente nelle cronache, anche locali, di vittime sui luoghi di lavoro e tutto questo nel 2023 non può essere giustificato in alcun modo.
Rimane quindi fondamentale non restare inoperosi, accontentandosi dei successi ottenuti, perchè le battaglie che hanno portato alle grandi conquiste, proprio come quella che oggi festeggiamo, possano servire da monito per non dimenticare quello che i nostri antenati ci hanno lasciato in eredità, per fare in modo che le generazioni di oggi possano fare altrettanto , lasciando a quelle future un mondo del lavoro fatto di diritti.