1 marzo - Giornata Internazionale contro le discriminazioni

Pubblicato il 1 marzo 2024 • Cultura

Il primo di marzo si celebra la Giornata Internazionale contro le discriminazioni, che si manifestano in diverse forme e modalità e che sono una violazione dei diritti umani.

L’evento fu lanciato per la prima volta nel 2014 da Michel Sidibé, direttore esecutivo di UNAIDS, (il programma delle Nazioni Unite per l’Aids/Hiv) per promuovere una più ampia sensibilizzazione sui temi della discriminazione. Il Programma delle Nazioni Unite per l’AIDS/HIV (UNAIDS) chiede, infatti, che siano adottate delle misure specifiche per eliminare norme discriminatorie, per ripristinare la dignità, il rispetto e salvare vite umane.

Purtroppo queste violazioni non sempre sono facili da riconoscere, e da perseguire, ma ogni giorno milioni di persone le subiscono, perché semplicemente considerate diverse, a causa dell’appartenenza etnica, dell'età, della disabilità, della religione, del genere, della lingua, della cultura di origine, dell'orientamento sessuale o politico.

La discriminazione è un ostacolo alla espressione della personalità dei cittadini, ne limita fortemente lo sviluppo delle capacità e, conseguentemente, l'accesso all'istruzione, al lavoro, ai servizi forniti dallo Stato, creando conseguenze negative sia su chi la subisce sia sull’intera comunità.

Tuttavia, contrariamente a ciò che comunemente si pensa, il comportamento discriminante non è soltanto un problema etico.

L’articolo 1 della DUDU recita: "Tutti gli esseri umani nascono liberi e uguali in dignità e diritti" e l'articolo 2 rafforza la tutela dalle discriminazioni, stabilendo che "Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente dichiarazione, senza distinzione alcuna".

Anche l’Art. 14 della CEDU impegna gli Stati membri del Consiglio d'Europa a non discriminare, assicurando ogni tutela dalla discriminazione correlata alla fruizione degli altri diritti stabiliti nella convenzione stessa.

Appare infine quasi superfluo ricordare l’Art. 3 della Costituzione italiana: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Ricordiamo quindi in questa giornata quanto sia importante unirsi contro ogni forma di discriminazione ma allo stesso tempo ricordiamo quanto sia importante affermare e difendere sempre il diritto di ciascun individuo di vivere con dignità una vita piena e realizzata.