15 marzo - Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare

Pubblicato il 15 marzo 2024 • Cultura

Il 15 marzo si celebra la “Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare.” Questi disturbi, in particolare l’anoressia, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata "binge eating", sono un problema di sanità pubblica e oggetto di attenzione sanitaria e sociale per la loro diffusione, per l’esordio sempre più precoce tra le fasce più giovani della popolazione (anche nei bambini di 8-9 anni) e per l’eziologia multifattoriale complessa. 
Ad esserne colpita è principalmente la popolazione femminile con un rapporto tra femmine e maschi di circa 9 a 1, anche se il numero dei maschi è in aumento soprattutto in età adolescenziale e pre-adolescenziale.
Questi disturbi, se non diagnosticati e trattati precocemente, aumentano il rischio di complicanze organiche rilevanti a carico di tutti gli organi e apparati dell’organismo (cardiovascolare, gastrointestinale, endocrino, ematologico, scheletrico, sistema nervoso centrale, dermatologico ecc.) con rischio di cronicizzazione e anche, nei casi più severi, di mortalità, in particolare per quanto riguarda l’anoressia.
Il Ministero della Salute ha redatto alcuni documenti di indirizzo, fortemente sollecitati sia dalle Associazioni dei familiari che dagli Operatori sanitari, per fornire strumenti pratici per la gestione delle persone affette da disturbi dell’alimentazione e l’invio ai Centri di cura più appropriati, attraverso la segnalazione della Mappa dei Servizi e delle Associazioni dedicati alla cura dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
I dati del censimento diffusi in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla indicano 126 strutture sparse su tutto il territorio nazionale, di cui 112 pubbliche e 14 appartenenti al settore del privato accreditato.
A novembre 2022 il Ministero della Salute ha dato mandato all’Istituto Superiore di Sanità di avviare supporto a chi soffre di disturbi alimentari e ai familiari in difficoltà, rafforzare la collaborazione con le strutture dedicate alla loro cura, creando così una rete di protezione per contrastare tali disturbi e rispondere all’esigenza di intercettare sempre più precocemente i bisogni del territorio.