7 gennaio 1797 - 7 gennaio 2023 - Giornata della Bandiera

Pubblicato il 6 gennaio 2023 • Comune

La bandiera italiana bianca, rossa e verde è una variante della bandiera della rivoluzione francese. Con la presa della Bastiglia nel 1789, i rivoluzionari scelsero il blu, il bianco e il rosso. Nel tricolore italiano, oltre al bianco e al rosso, c’è il verde che rappresenta la natura e i diritti naturali, l’uguaglianza e la libertà. Il verde voleva indicare anche i sentimenti di speranza e di fiducia in un’Italia migliore.

Nel 1797 il tricolore divenne il vessillo della Repubblica Cispadana e venne dichiarato “simbolo della Patria”. Dall’estate del 1797 il tricolore divenne la bandiera della Repubblica cisalpina e poi del regno italico. Alla bandiera dell’Italia è dedicata la Festa del Tricolore che si tiene ogni anno il 7 gennaio. Le celebrazioni ufficiali si tengono a Reggio Emilia, dove venne approvata per la prima volta l’adozione del tricolore da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana.

Si deve alla lungimiranza del compianto presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi un convinto recupero dell’idea di Patria attraverso i suoi simboli: la bandiera tricolore e l’inno nazionale, il canto degli Italiani. 
“Il tricolore è il simbolo moderno di un popolo antico, ricco di cultura, di tradizioni, di arte e di nobiltà d’animo, ma anche sofferente per secoli per la mancanza di un’insegna che lo unisse, che rappresentasse la volontà di un destino comune”. In uno dei suoi discorsi il presidente Ciampi invitava tutti gli italiani a custodire la bandiera con cura, a regalarla ai propri figli, ad esporla alla finestra delle abitazioni, in sostanza a mostrare l’orgoglio di essere italiani attraverso il suo simbolo più prezioso, proprio il tricolore.

Unendo con un filo rosso ideale Risorgimento, Resistenza, Costituzione della Repubblica, invito tutti i Gandinesi ad esporre nelle proprie abitazioni la bandiera italiana nella ricorrenza della Giornata del Tricolore. Ricordo che l’Italia è una nazione e che, nonostante le evidenti differenze che esistono da una parte e l’altra del paese, vi è un comune sentire del quale bisogna essere fieri.

Il Sindaco
Filippo Servalli